domenica 3 giugno 2012

SIAMO TUTTI ITALIANI!


In quanto figlio di quella Valle del Belice straziata dal terremoto di cinquanta anni fa non posso che provare sgomento ed orrore davanti alle immagini del popolo emiliano così duramente colpito dal sisma. 
Credo che la sventura della Valle del Belice abbia costituito una grande lezione di storia per tutta l'Italia. 
Così come credo che gli emiliani debbono e possono rialzarsi da questa brutta caduta con l'aiuto e la solidarietà delle istituzioni e dei volontari, grandi eroi che, in silenzio in questi giorni, stanno condividendo le cattive sorti dell'Emilia. 
La scelta del presidente Napolitano di effettuare in tono minore la Festa della Repubblica, a mio modo di vedere, in questa tragica circostanza assume un doppio significato. Da un lato la forza di riscatto, che in noi italiani non è mai mancata, l'orgoglio di appartenere ad una nazione tragicamente e periodicamente colpita da eventi naturali incontrollabili. Dall'altro, c'è la vita che continua, l'implacabile volontà di dimostrare al resto del mondo che l'Italia-Nazione c'è. 
Forse sembrerà una stupidaggine, ma - nel panorama internazionale - sono ancora in molti a non capire come l'Italia possa essersi salvata dal baratro che ha inghiottito la Grecia ed altre nazioni in precedenza. 
Ed il merito non è solo del governo Monti. 
Sono i signor "Nessuno", quelli che ogni mattina prendono il treno alle sei di mattina per andare a lavorare, quelli che davanti ai propri interessi personali antepongono quelli dell'ufficio o dell'impresa dove lavorano, quelli che non si arrendono di fronte alle difficoltà e, anziché stare fermi di fronte alle disgrazie, si rimboccano le maniche e lavorano sodo per superarle. 
Questi sono gli eroi che l'Italia merita. 
E la gente emiliana ne è un esempio.
By M. 

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