martedì 30 ottobre 2012

IL DISEGNO DI LEGGE N.3491: L'ENNESIMO TENTATIVO DI METTERE IL BAVAGLIO ALLA RETE


In Senato si sta discutendo il disegno di legge n.3491, meglio conosciuto come la legge sulla "diffamazione". 
Una delle implicazioni che sembrano volere essere approvate è quella che impone ad ogni sito WEB, quindi anche blog di natura personale, l'immediata rettifica dei contenuti a semplice richiesta di chiunque possa sentirsi in qualche modo "leso" dai contenuti di un post, e ciò a prescindere dalla verità o meno dei contenuti del post o della pagina WEB.
In pratica, ogni blogger e/o ogni internauta che eserciti il proprio diritto di critica o riferisca fatti o persone di attualità o di realtà rischia di essere fatto segno di immediata richiesta di rettifica, sotto pena di salatissime sanzioni che possono arrivare sino a centomila euro. 
La tutela immediata e " a semplice richiesta" di fatto snaturerebbe l'esercizio del diritto di manifestazione di pensiero connaturato ai singoli blog e legittimerebbe chiunque, anche solo per una presunta lesione della privacy, a richiedere la rettifica o addirittura l'eliminazione della pagina web. 
C'è bisogno di dire altro?
Questo altro non è se non un becero strumento per impedire la libera circolazione di informazioni, l'esercizio del diritto di critica e di opinione. 
Su questo blog, nel mio piccolo mi sono occupato anche di farmi voce per tematiche che hanno riguardato centinaia se non migliaia di cittadini e di internauti. 
Ho accettato le critiche, i dissensi e le opinioni dei miei "lettori" su problemi a volte non semplici né delicati. 
E' ovvio che se una legge di quel tipo passasse non sarebbe più possibile occuparsi di  personaggi e fatti che  sono all'attenzione nel Web nell'interesse dei milioni di utenti, questioni - anche di una certa gravità -  che oggi si ritrovano pure all'attenzione della Magistratura.
Per farci tacere dovrebbero semplicemente mandarci una e-mail. 
E noi dovremmo autocensurarci. 
Non denunciare più niente e nessuno. 
E il paradosso che questo verrebbe fatto... IN NOME DELLA LEGGE!
By M. 


lunedì 29 ottobre 2012

ELEZIONI REGIONALI SICILIA. AFFLUENZA FERMA AL 47%: LA MAGGIORANZA DEI SICILIANI NON E' ANDATA A VOTARE!


Il dato è tanto triste ed angosciante quanto significativo: alle 22.00 di ieri sera, dati alla chiusura delle urne, la maggioranza dei siciliani non è andata a votare.
La lezione che dovrebbero trarne le centinaia di candidati e, sopratutto, la futura amministrazione regionale - quella che sarà - è sopratutto una: l'inganno è stato scoperto.
Le elezioni sono viste come una sorta di maxi-concorso, dove i candidati altro non sono che peones alla ricerca del posto privilegiato in uno scranno di Palazzo d'Orleans.
Così, la gente ha imparato a diffidare dalle vuote promesse e dalle palesi presi in giro fatte dal candidato di turno.
La politica è una cosa seria.
Una volta i partiti, prima di proporre un qualsiasi nominativo all'interno di una lista, valutavano la portata che quella candidatura poteva significare.
Si valutava la coerenza con il programma, con l'ideologia, il contato con la base.
E l'onorevole Tizio avrebbe rappresentato sempre quel simbolo, quel partito.
Il mandato elettorale era sempre quello. La base sapeva che il tale onorevole era il punto di riferimento del territorio e gli andavano a rompere le scatole se ritenevano che lui poteva fare qualcosa per quel territorio, per i suoi elettori.
Oggi tutto questo ha perso significato.
Nell'epoca del magna-magna tutti cercano di ottenere se non proprio un posto al sole, dato dalla lotteria delle urne, quanto meno un pezzettino di gloria, un posto di sottogoverno, un favore contraccambiato dal voto, una qualsiasi utilitas che giustifichi il gesto di alzarsi dalla poltrona la domenica, compiere qualche centinaio di metri ed apporre sulla fatidica scheda un paio di croci e scrivere un nome.
Altrimenti, come hanno detto in molti, non ne vale la pena.
Ma è davvero così?
Si è detto che un esempio vale più di mille parole.
Ed allora, l'invito, il migliore invito che possiamo fare alla squadra che andrà a guidare il Governo Regionale nella prossima legislatura è quello di svolgere bene il compito a cui sono stati demandati. Riscattare la figura del politico, effettuare quelle riforme che servano a risanare la politica, riducendo posti e privilegi, ma, sopratutto, perseguire l'obiettivo fondamentale della politeia, che i Greci hanno istituzionalizzato più di duemila anni fa: il bene del popolo.
M.

mercoledì 24 ottobre 2012

PUBBLICATA L'ANTOLOGIA "STORIE FANTASTICHE" NE "I LIBRI DI CARMILLA": DISPONIBILE IN CARTACEO E E-BOOK



E' finalmente uscita l'attesissima Antologia "Storie Fantastiche" per "I Libri di Carmilla". 
Il racconto "Linda Stevens", una mia piccola creatura, lo trovate a pag. 35, in compagnia di tanti altri racconti stimolanti e ben scritti. Tutti da leggere e da gustarsi. 
Ecco la recensione del libro nella Quarta di copertina: 

In questa antologia l’elemento fondamentale della fantasia si è sbizzarrito e ha dato vita a sogni e incubi che caratterizzano la nostra esistenza, con parole e pensieri che riescono a toccare il lettore, in superficie come in profondità, in modo indelebile e suggestivo. Nelle nostre Storie Fantastiche troverete una scelta variegata e suggestiva di personaggi in cui potrete immedesimarvi, dal fatto quotidiano che diventa surreale all’ eroe che combatte per un mondo migliore, dal sentimento di vendetta a quello di giustizia, da quello di odio a quello di amore, attraverso il ricordo e il rimpianto. Ogni lettore riuscirà a trovare la storia a lui più congeniale, proprio per l’eterogeneità di questi racconti. Vi coinvolgeranno e appassioneranno ma soprattutto, ne siamo certi, entreranno a far parte di voi.

Il libro cartaceo, piuttosto corposo (bel tomazzo da 444 pagine) è disponibile sul sito lulu.com, così come pure l'e-book: 



Consiglio di visitare il sito anche per gustarsi una piccola anteprima del libro. 
Alla prossima 
M.


martedì 23 ottobre 2012

E' NATA LA TERZA REPUBBLICA... SUL FALLIMENTO DELLA SECONDA




Inutile girarci attorno. Nei dibattiti politici che si susseguono al ritmo incalzante delle elezioni impellenti, c'è voglia di respirare aria nuova. 
Non ne possiamo più di politici-maiali che si ingozzano e divorano famelicamente tutto quel che hanno attorno. 
Questa classe politica, nata dopo "Mani Pulite" non ha imparato nulla dalla storia. 
Anzi, sembra aver fatto tesoro (anche in senso materiale!) di tutto quello che c'era di più becero, illegale, corruttibile della Prima Repubblica. 
La storia, per la seconda volta, con un micidiale richiamo ai corsi e ricorsi di vichiana memoria, ha abbassato la sua scure sulle ingordigie e sugli intrallazzi di questi "repubblichini" (chiamamoli così in senso sminuitivo e dispregiativo). 
Un trasversalismo che non ha risparmiato nessuno, nemmeno quella "Italia dei Valori" di dipietresca fondazione che sembrava immune dagli scandali. 
La "sindrome della tavola imbandita" ha colpito tutti indistintamente. 
Soldi, tanti soldi, troppi. 
Nemmeno Monti, con la sua pseudo-austerità è riuscito a scalfire i privilegi della potente casta politica. 
Ed, ancora una volta, dobbiamo prendere atto che solo grazie all'incisiva azione della tanto vituperata Magistratura s' è arginato il malaffare, il concubinaggio tra politica sporca e basso malaffarismo. 
Il tutto mentre al "Paese" (vedi il solito popolino) continuavano a chiedersi sacrifici e rinunce. 
Oggi ne sono tutti convinti. 
Il Governo Tecnico di Monti e gli scandali politici hanno travolto e finito la seconda repubblica che finirà miseramente alla storia per via del "bunga-bunga" e del "magna-magna". 
Ma è davvero finita?
Un amletico dubbio dal Vs. M.



martedì 16 ottobre 2012

GFOREX E LA GTL DI RIAZ: L’ATTENZIONE SULLO SCACCHIERE SVIZZERO

Waseem Ashraf: il manager inglese di origine pachistane, amministratore e liquidatore della GTL svizzera. Collaboratore di spicco nell'entourage di Riaz.





Era l'HSBC la Banca svizzera su cui Riaz ed i suoi collaboratori hanno trasferito  i quasi trenta milioni di dollari dei risparmiatori italiani?



L’attenzione sempre crescente verso lo scandalo di GFOREX che ha privato dei propri risparmi 400 famiglie italiane si arricchisce ogni giorno di più di nuovi particolari.
Sono arrivate dalla Svizzera le conferme ad alcune indiscrezioni:   informazioni assai interessanti su una società della galassia di RIAZ che ha avuto una parte, riteniamo non secondaria, nello sfascio della GFOREX.
Ma andiamo per ordine.
Da fonti confidenziali vicine ai risparmiatori era emerso da tempo che Riaz aveva propri uomini di fiducia in Svizzera, fra i quali pare che vi fosse un certo STEPHEN HOWARTH un soggetto vicino all’ambiente bancario della HSBC. Costui avrebbe curato per conto di Riaz transazioni e trasferimenti di denaro all’estero in modo non proprio "regolare". 
Sempre in Svizzera aveva sede la GLOBAL TRADEWAVES S.A., una società iscritta nel registro delle imprese svizzero  dal 16/04/2007 e cancellata in data 06/06/2011, con sede in Meyrin del Cantone di Ginevra.
La cosa interessante di questa Società è che figura tra le firmatarie del famoso “accordo-prestito” dell’11/05/2010, di 20 milioni di dollari intercorso tra la GForex e Riaz. E’ tra le firmatarie, però, stranamente, non compare nel frontespizio del contratto.
Forse perché dal 14/08/2009 la società era in liquidazione! 
Dunque, Di Fonzo si è fidato di Riaz che ha fatto firmare l’accordo di prestito ad una società in liquidazione che, ovviamente, nulla poteva garantire e che, probabilmente, non poteva neanche firmare l’accordo né avallare il suo adempimento.
Ma Di Fonzo poteva essere così ingenuo da ignorare la circostanza che la GTL svizzera fosse in liquidazione? E che dal 07/10/2009 era scaduto il termine ufficiale per potere rivendicare i propri crediti dal liquidatore?
Evidentemente, c'è qualcosa che non quadra. Ed è qualcosa che Di Fonzo (se già non l'ha fatto) dovrà riferire ai magistrati.
La GTL svizzera era verosimilmente una società-ponte fiduciaria per le transazioni facenti capo a Riaz. Ed assai verosimilmente, pur nella stasi dell’attività dovuta alla liquidazione, la GTL svizzera disponeva di liquidità e di mezzi finanziari. 
Quanti? Come? Sono domande a cui per il momento non sappiamo rispondere.
La liquidazione, in un primo tempo, viene affidata allo studio legale degli avvocati Lecocq, con sede in Ginevra, Route de Frontenex n.42. Liquidatore è la persona di  Lecocq  Dominique.
Dal 29/04/2010, però, qualche giorno prima dell’accordo-prestito, la liquidazione della GTL svizzera, viene di colpo revocata a Lecocq ed affidata a WASSEEM ASHRAF, uno strano tipo di manager che opera prevalentemente in ambito finanziario sull’asse LONDRA-DUBAI, e che risulta conoscenza fidata di RIAZ e che si occupava sin dal 01/09/2008 della GTL svizzera come amministratore.
Il liquidatore Ashraf ha poteri di firma singola. E’ sua la firma in calce all’accordo-prestito di 20 milioni di dollari?
In prossimità della dichiarazione di  fallimento della GFOREX, la GTL svizzera, in persona del suo liquidatore, dichiara che la liquidazione è stata completata ed in data 06/06/2011 la Società viene cancellata dal registro del commercio.
Che ne dite?
Non è interessante che questa Società sia comparsa a fianco di Riaz per avallare l’accordo-prestito?
Ed i bilanci di questa Società… Non sarebbe interessante darci una sbirciatina? Così come ai suoi rapporti bancari?
Qualcosa di sicuro potrebbero saperne il sig. CORBI PAOLO o, piuttosto, FREY CHRISTIAN o anche lo stesso WASSEEM ASHRAF, consiglieri di amministrazione della disciolta GTL svizzera e quest’ultimo anche liquidatore.
Quali legami aveva realmente Di Fonzo e la GFOREX con la GTL svizzera?
Era da questa strana società con sede nel cantone ginevrino che i soldi degli italiani truffati hanno spiccato il volo verso Dubai o verso le Isole Vergini, magari con l'ausilio del sig. STEPHEN HOWARTH e della sua HSBC ?
Riaz dovrà rispondere anche di questo.
Alla prossima puntata...


venerdì 5 ottobre 2012

IL PATTO “SEGRETO” TRA LA GFOREX DI FONZO E LA GTL DI RIAZ: DOCUMENTATO UN "PRESTITO" DA VENTI MILIONI DI DOLLARI




L’affaire “GFOREX”, dopo l’arresto di qualche giorno fa dell’amministratore Di Fonzo, si arricchisce di un nuovo capitolo. Abbiamo atteso da mesi che qualcosa di smuovesse e finalmente pare che per la tutela dei 400 risparmiatori si sia giunti ad una svolta decisiva.
Ma la vicenda è ben lungi dall’essere conclusa.
Da ulteriori sviluppi dell’indagine l’interconnessione tra Di Fonzo e le Società del gruppo di Riaz risultano ancora più strette di quanto a  prima vista sembrava.
Un ulteriore anello di congiunzione tra il pachistano RIAZ e la GFOREX è costituito da una scrittura privata di “prestito” (settlement & loan agreement) , redatta – a quanto sembra – nel maggio del 2010 tra la GFOREX e la GLOBAL TRADEWAVES LTD, l’ennesima società di Riaz con sede nelle Isole Vergini Britanniche e sottoscritta pure da GLOBAL TRADEWAVES con sede in Svizzera e da GLOBAL TRADING DMCC, con sede negli Emirati Arabi Uniti. Inutile dire che tutte le Società sono evidentemente riconducibili a Riaz.
Per quanto è dato sapere, nella scrittura la GLOBAL TRADEWAVES (Riaz) “a seguito di certe operazioni”, non meglio specificate,  si dichiara debitrice della GFOREX del notevole importo di venti milioni di dollari.
Questa sarebbe la prova provata che Riaz (tramite la GTL) si è infine appropriato di queste somme ed ha riconosciuto il debito nei confronti della GFOREX s.p.a..
La cosa assai strana (per la verità di “stranezze” ve ne sono fin troppe in questa vicenda) è che la GFOREX s.p.a. non poteva certo “prestare” i soldi dei risparmiatori a chicchessia.
Ancora più strano è che questo “prestito” viene in pratica fatto sulla parola, senza – cioè – che Riaz o le sue società offrano la benché minima garanzia reale o fideiussoria circa la restituzione del prestito. E stiamo parlando di venti milioni di dollari!
Anzi, viene riconosciuto loro espressamente da GFOREX il diritto di continuare l’attività in modo da ripagare il prestito.
Né appare chiaro il riferimento ad altri “creditori” delle società di Riaz che avrebbero dovuto partecipare alla ripartizione degli utili di Riaz e delle sue società.
In ultima analisi, è evidente che fin dal 2010 la GFOREX è rimasta “incagliata” con le società di Riaz perdendo dallo stesso anno la somma riconosciuta e documentata di venti milioni di dollari.
Due altre clausole vale la pena evidenziare che risulterebbero fare parte del contratto: l’una di assoluta riservatezza sui contenuti del contratto, l’altra è che Riaz a seguito della sottoscrizione del prestito si sarebbe dimesso dal consiglio di amministrazione di GFOREX, obbligandosi a trasferire le sue azioni ad una terza persona designata da Di Fonzo.
Certo non deve aver fatto molti sforzi Riaz, dopo essersi impossessato di venti milioni di dollari, a dimettersi dal board di GFOREX ed a cedere le sue azioni ad un terzo soggetto!
Meno male, comunque, che il contratto è sottoposto alla giurisdizione italiana. Il che spiegherebbe i tentativi di Riaz (o meglio della GTL) tramite un avvocato di Roma di contattare la Curatela del Fallimento per proporre una transazione.
Secondo chi scrive, se il contratto di prestito è effettivamente conforme a quello che risulta nel suo testo, la Curatela ha ampie possibilità di realizzare il credito puntando ad un’azione di recupero anche internazionale che colpisca le società di Riaz e lui medesimo, atteso che essere destinatari di un provvedimento cautelare restrittivo, automaticamente fa cadere lo schermo legale delle società a responsabilità limitata. Fermo restando che dovrebbe farsi luce a pieno sulla condotta di Riaz in merito ai venti milioni di dollari documentati.
Una nota a margine. Nei quotidiani dove è stata diffusa la notizia dell’arresto di Riaz è stata paventata a mò di gossip un’ipotesi investigativa che mirerebbe ad accertare la giustificatezza degli investimenti e la legittimità dei risparmi.
E’ senz’altro lecito che la Procura di Milano o la Guardia di Finanza investighino su tutte le ipotesi di reato possibili ed immaginabili. Ma è anche vero che non si può confondere il risparmiatore che confidando nella proposta di investimento fatta da un promotore finanziario con tanto di carte e documenti, gli affida il denaro con chi, come gli amministratori di GFOREX o il Riaz hanno utilizzato detto denaro in modo anomalo, appropriandosene e spogliandone i titolari.
Del resto, da quel che sembra agli atti, è stato agevole ricostruire i passaggi, tramite i versamenti ed i bonifici che dal singolo risparmiatore conducono a GFOREX e che si sono conclusi – in atto – con l’ammissione allo stato passivo dei singoli risparmiatori.  
Quello che è stato arduo, defatigante e, talvolta adombrato di mistero, è stato ed è sapere che fine ha fatto realmente il denaro affidato alla GFOREX, anche se gli sforzi investigativi della Procura di Milano ogni giorno sembrano svelare sempre più quello che, anziché un sapiente gioco di alchimia finanziaria, risulta essere un maldestro marchingegno per appropriarsi dei soldi altrui, carpendo la buona fede di tante famiglie.
Come sempre ho voluto utilizzare il mio blog, nato per tutt’altri fini, per dare il giusto rilievo mediatico e di trasparente informazione a questi eventi che hanno colpito anche persone a me vicine.
Invito tutti i lettori a rappresentare la propria disavventura in modo pubblico, reclamando di fronte alla Procura della Repubblica la giusta sollecitudine nelle indagini al fine di recuperare quanto più presto possibile il denaro dei risparmiatori GFOREX  e facendo valere i propri diritti di persone offese davanti le Autorità.